Lesioni erpetiche
Nevralgia Post-Herpetica
L’herpes zoster o fuoco di S. Antonio è una infezione virale che colpisce prevalentemente gli anziani, attacca la radice nervosa e si propaga perifericamente lungo i tronchi nervosi provocando un’eruzione sulla cute corrispondente. Sedi della malattia sono il tronco (due terzi dei casi) e la prima branca del nervo trigemino (metà fronte, sopracciglio e cornea) nel restante terzo. La fase acuta è caratterizzata dall’eruzione di vescicole cutanee traslucide, che però dopo alcuni giorni mostrano una crosta. Nell’insieme la cute interessata si presenta con un aspetto a cielo stellato, in cui si associato grappoletti di vescicole in varie fasi maturative. Normalmente il dolore regredisce in settimane o mesi, ma nel 10% dei casi permane oltre i 6 mesi e pone seri problemi di trattamento.
Il dolore è continuo bruciante, sporadicamente lancinante, peggiora con lo sfioramento e si attenua con una pressione prolungata. E’ presente iperpatia (esagerata sensazione di dolore), disestesia (sensibilità distorta) e talora ipoestesia (riduzione della sensibilità). Si parla in questo caso di dolore da deafferentazione: non esiste cioè un danno dei tessuti (cutaneo, muscolare osseo o dei visceri), che normalmente produce la sensazione dolorosa, ma è il sistema nervoso stesso ad essere dannegiato ed a produrre dolore per l’attività anomala dei neuroni danneggiati..
La terapia della fase acuta si basa principalmente su farmaci antivirali e sull’uso di analgesici o anestetici locali. La fase cronica rappresenta invece un serio problema per il paziente e per il medico. La terapia si basa usualmente sull’associazione di farmaci, molti ad azione antiepilettica. Quando il sollievo non sia ottenibile con una terapia medica adeguata, possono essere indicate procedure invasive, dalle semplici infiltrazioni cutanee e tronculari, alle più complesse procedure di stimolazone cerebrali o la DREZ .
Nel caso illustrato dal filmato, ha dato risultati inaspettati la PENS. La paziente, che non riusciva più a camminare senza assistenza, ha visto scomparire non solo il dolore ma anche le difficoltà motorie legate all’eruzione erpetica