La radiofrequenza
La radiofrequenza
La radiofrequenza è usata in campo medico da molto tempo sia per il trattamento del dolore cronico e del dolore acuto, anche post-operatorio, che dei dolori articolari di origine vertebrale, dei dolori di origine discale, dei tumori, delle aritmie cardiache, delle fratture ossee, delle ferite dei tessuti molli.
La tecnica di base sfrutta il calore indotto dalla radiofrequenza. Si parla in questo caso di radiofrequenza termica, utilizzata in campo medico e per il trattamento del dolore da oltre trent’anni. In pratica la punta di un ago elettrodo attivato dalla radiofrequenza si riscalda ad una temperatura controllabile. In genere viene usata una temperatura compresa tra i 60° ed i 90° il cui effetto consiste nella distruzione delle fibre termo dolorifiche. Sono queste le fibre più sottili del tessuto nervoso deputate alla trasmissione degli impulsi dolorosi. Per essere più sottili delle altre fibre della sensibilità, vengono distrutte selettivamente conservando il senso tattile e propriocettivo (muscolare).
Bisogna poi considerare il campo emergente della radiofrequenza pulsata, non termica . La tecnica utilizza impulsi di energia a radiofrequenza distribuiti mediante catetere o ago con temperature di esercizio piuttosto basse, in genere intorno ai 40°. I campi di applicazione sono più o meno gli stessi della radiofrequenza classica, ma con minori effetti lesivi.
Indicazioni:
- nevralgia trigeminale
- dolore vertebrale
- dolore delle faccette articolari
- dolore di origine discale
- protrusioni discali
- edema tissutale
- dolore cicatriziale
- nevralgia occipitale
- dolori muscolo tensivi
- fibromialgia