Il dolore cos’è
Il Dolore: cos’è
Il dolore è stato definito “esperienza spiacevole, sensitiva ed emotiva, attribuita a o descritta come danno tissutale”. La percezione del dolore è uno dei sistemi di difesa sviluppati dagli esseri viventi per la sopravvivenza e l’allontanamento degli stimoli pericolosi.
La percezione del dolore
E’ il risultato finale di una serie di eventi: la trasduduzione, la trasmissione e la modulazione dello stimolo doloroso o nocicettivo.
La trasduzione è la conversione, effettuata dai recettori nervosi periferici, di stimoli chimici, meccanici e termici in eccesso in impulsi elettrici che viaggiano lungo le fibre nervose. Il tipo di stimolo è codificato dalla frequenza degli impulsi. La trasmissione dello stimolo doloroso avviene attraverso vie nervose contenute dapprima nei tronchi (nervi propriamente detti), poi nelle radici e quindi nel midollo spinale, costituendo il fascio spino-talamico. Il talamo, punto di arrivo di queste vie, è un importante centro di smistamento degli input nocicettivi e sensitivi in generale, soprattutto alla corteccia cerebrale dei lobi frontali e parietali.
La trasmissione è influenzata da due importanti fenomeni : la cosiddetta sensibilizzazione ed il “gate control”. La prima, causante l’iperalgesia cioè l’esagerata percezione dello stimolo, è la facilitazione della trasmissione dello stimolo doloroso quando si protrae nel tempo. La teoria del gate (cancello) control si fonda sull’evidenza che gli altri input sensitivi non dolorifici possono “chiudere il cancello” ed impedire la trasmissione degli input nocicettivi. Poiché le vie nervose che conducono gli stimoli sensitivi periferici verso la corteccia cerebrale hanno una capacità di conduzione quantitativamente limitata, l’aumento degli input non nocicettivi riduce la trasmissione di quelli dolorifici. Su questo principio si basano tecniche analgesiche come l’agopuntura.
La modulazione: Alla corteccia cerebrale non giunge lo stimolo esattamente come era partito dal recettore periferico: durante il suo decorso esso subisce un processo di modulazione: esistono strutture cerebrali, come il grigio peri-acqueduttale e nucleo del rafe magno, da cui originano vie nervose discendenti che vanno ad influenzare, soprattutto a livello del midollo spinale, le vie ascendenti del dolore, riducendo la trasmissione degli stimoli elettrici nocicettivi. I mediatori chimici coinvolti in questi processi sono la serotonina, la noradrenalina ed i cosiddetti oppioidi endogeni, o endorfine, analgesici veri e propri prodotti nel nostro organismo.
La sensazione dolorosa
In definitiva va oltre la mera percezione: e’ infatti il risultato finale di una serie di stimoli che sommandosi coinvolgono le aree recettive del sistema nervoso. Ne risulta un’esperienza sgradevole modificabile col passare del tempo. In termini tecnici si dice che l’esperienza dolorosa comprende:
la la presa d’atto dell’arrivo dell’input nocicettivo dalla periferia (“sensazione”, percezione cognitiva o dolore propriamente detto).
Una componente affettivo/motivazionale (la sofferenza), correlata alla personalità ed allo stato psicologico dell’individuo. Per questo la percezione del dolore è così variabile.