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La Cefalea

La Cefalea (Mal di Testa)

“Cefalea” indica genericamente il mal di testa, ma le cause sono molteplici, così come le sfumature, l’intensità ed il tipo di dolore con cui si manifesta.

In definitiva ne esistono varie forme, al punto che la IHS (International Headeache Society) considera 13 categorie con ancora più numerosi sottotipi.

Fondamentalmente però si distinguono due gruppi: cefalee primarie e cefalee secondarie.

Cefalee primarie

E’ il risultato finale di una serie di eventi: la trasduzione, la trasmissione e la modulazione dello stimolo doloroso o nocicettivo.

L’emicrania classica rientra in questo gruppo. Si caratterizza per alcuni elementi fondamentali: interessa prevalentemente un lato, ma eventualmente si stende controlateralmente, puo’ manifestarsi con dei segni premonitori, il dolore e’ di tipo prevalentemente pulsante e si accompagna a fenomeni vegetativi, quali nausea e vomito. La luce ed i suoni disturbano e puo’ essere scatenata da condizioni di stress o da alcuni alimenti. Gli episodi tipici si manifestano con aura, ossiaallucinazioni visive (stelle, strie, nuvole etc.) Il dolore comincia quindi con un martellamento sulla tempia, l’occhio si arrossa, vi e’ nausea e la luce disturba ed accentua la sofferenza. Non sempre pero’ l’emicrania si manifesta in questo modo. L’elemento caratterizzante e’ sempre la pulsatilita’, tanto che spesso si parla di cefalea vasomotoria. Nei casi piu’ eclatanti la motilità oculare puo’ essere temporaneamente compromessa o addirittura vi puo’ essere una paralisi temporanea di un lato del corpo.

La cefalea muscolo-tensiva, e’ dovuta alla contrattura muscolare persistente dei muscoli sottocutanei o del collo. E’ la classica cefalea da stress

La cefalea a grappolo, fondamentalmente caratterizzata da parossismi di doloresubentranti che durano vari giorni. Gli episodi di acuzie sono di tipo simil-emicranico.

Altre forme, quali quella da freddo, da compressione esterna, da attivita’ sessuale ed altre ancora piu’ rare.

Cefalee secondarie

E’ molto importante in questi casi diagnosticare la condizione che e’ alla base del sintomo. Il mero controllo del dolore con l’analgesico suggerito dall’amico o da personale inesperto, puo’ indurre un falso senso di tranquillita’ cosicche’ condizioni potenzialmente mortali passano inosservate. Paradigmatica di questa situazione e’ l’emorragia sub-aracnoidea con cefalea sentinella: una corretta diagnosi permette di identificare l’aneurisma che ha sanguinato anche di pochissimo e di chiuderlo evitando successive emorragie spesso fatali. Comprendiamo in questo gruppo 8 categorie che sono:

  1. Cefalea post-traumatica, acuta o cronica. E’ una delle sequele piu’ frequente dei traumi cranici.
  2. Cefalea associata a disordini vascolari, di natura ischemica o emorragica o malfomativa e degenerativa. E’ un segno di allarme che non deve essere mai trascurato perche’ un’adeguata diagnosi permette la terapia piu’ appropriata ed evita l’evoluzione verso quadri ben piu’ gravi.
  3. Cefalea associata a disordini intracranici non vascolari, ossia tumori, infezioni, idrocefalo ed altre condizioni piu’ rare. Anche in questo caso una diagnosi precisa e’ di fondamentale importanza.
  4. Cefalea associata all’abuso di sostanze tossiche o anche medicamentose
  5. Cefalea associata ad infezioni non cefaliche
  6. Cefalea associata a disordini metabolici o a squilibri ormonali
  7. Cefalea associata ad alterazioni strutturali del cranio e delle strutture facciali, per anomalie delle ossa craniche, della colonna cervicale, del naso, dei seni paranasali (sinusite), dei denti, della mascella e della mandibola o dell’articolazione temporo-mandibolare
  8. Nevralgie craniche, per la sofferenza di una delle strutture nervose della testa. Paradigmatica di questo gruppo e’ la nevralgia trigeminale, primitiva (essenziale) o sintomatica, quindi la nevralgia del glossofaringeo, del nervo intermedio, del laringeo superiore, del nervo grande occipitale, ed altre piu’ rare
  9. forme non classificabili e per fortuna molto rare.

Il trattamento prevede vari tipi di farmaci: da quelli più largamente usati quali i triptani, a quelli che cercano di mirare più specificamente alle necessità del paziente.

Una recente tecnica indolore consiste nl blocco del ganglio sfeno-palatino