Rachialgia
Rachialgia
Indica il dolore del rachide, ossia della colonna vertebrale. Quindi interessa la parte centrale del tronco, posteriormente, la dove e’ situata la colonna vertebrale. L’estensione e l’intensita’ del dolore variano in rapporto alla causa e quindi in rapporto all’entita’ dell’irritazione tissuatale o del danno prodotto. Le cause possono essere moltiplici, ma fondamentalmente riunite in tre categorie:
Posturali, da alterazioni contingenti della postura, ad esempio permanenza prolungata davanti al computer su di una sedia scomoda, o da deformita’ consolidate, per esempio scoliosi lombare.
malformative, principalmente spondilolistesi, ma anche condizioni piu’ subdule e di difficile diagnosi come ad esempio la spina bifida occulta
degenerative, spesso legate al passare degli anni come l’artrosi, o a modificazioni dell’ambiente ormonale, come l’osteoporosi
Il dolore puo’ essere strettamente locale ed esprime il danno diretto della colonna vertebrale, per lo stiramento dei legamenti, la deformazione del disco intervertebrale, le sollecitazioni sul piatto discale e la contrazione muscolare. Tipico e’ il dolore al collo o il dolore del fondo schiena (lombalgia). Succede talora che il dolore si manifesta in condizioni di riposo, la sera di ritorno a casa, durante la notte o addirittura al risveglio, mentre non e’ evidente durante le normali attivita’ quotidiane. Una spiegazione di cio’ puo’ risiedere nel fatto che col rallentamento quotidiano dell’attivita’ fisica, diminuisce la produzione di endorfine, le sostanze che controllano la percezione del dolore.
Quando vengano interessate le strutture nervose all’interno della colonna vertebrale, si produce il dolore radicolare. In questo caso si tratta spesso di un’ernia del disco o di un osteofita (un becco osseo) che premono sul nervo facendo si che il dolore si estenda dal rachide nel territorio di innervazione di un determinato nervo, come avviene per la sciatica o le cervicobrachialgie.